Endodonzia
Trattamento Endodontico
L’endodonzia è quella branca della odontoiatria che si occupa della diagnosi e del trattamento dei processi patologici a carico della polpa dentaria e dei tessuti che circondano la radice.
Il trattamento endodontico consiste nella asportazione della polpa dentale, sia dalla parte visibile del dente (corona dentale) sia dalle radici (canali radicolari). In seguito la polpa verrà sostituita con un apposito materiale per l’otturazione canalare (guttaperca e cemento canalare).
Il trattamento di Endodonzia viene eseguito sotto anestesia. Le sedute sono più o meno lunghe, a seconda del tipo di dente e delle eventuali varianti anatomiche o problematiche patologiche.
Si isola il dente dal resto della bocca mediante un foglietto in lattice. Successivamente si fresa e si tratta con appositi strumenti e accompagnato da abbondanti lavaggi con disinfettante (ipoclorito di sodio al 5%).
Ogni trattamento prevede l’esecuzione di almeno due controlli radiografici, solo in questo modo sarà visibile l’anatomia radicolare del dente.
Il trattamento è indolore: solo in caso di sintomatologia acuta può essere necessaria una anestesia aggiuntiva, che in pochi istanti risolve il problema.
Terminata la devitalizzazione, si procede con l’otturazione del dente con un cemento provvisorio e con la ricostruzione in una seduta successiva. L’attesa serve a lasciare il tempo al cemento canalare di raggiungere l’indurimento definitivo.
A seguito del trattamento, nei primi due-tre giorni, può essere presente un moderato indolenzimento nella zona del dente.
Nei casi in cui il processo infettivo abbia già coinvolto l’osso che circonda il dente, si può formare un ascesso doloroso. In tal caso, sarà necessaria una breve seduta di controllo presso lo studio dentistico, in cui sarà prescritto un adeguato dosaggio di antibiotico e antidolorifico.
Il dente devitalizzato è più “fragile” di un dente non devitalizzato, per questo, in molti casi, è consigliabile ricoprirlo con una corona, per rinforzarlo e minimizzare il rischio di frattura.
La percentuale di successo di una devitalizzazione a distanza di anni è elevatissima. Solo in casi rarissimi è necessario, se possibile, intervenire nuovamente con un “ritrattamento endodontico” o con un piccolo intervento, per rimuovere il tratto terminale infetto delle radici (apicectomia) e ritrattare il canale con una terapia retrograda, in modo da sigillarlo definitivamente.