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L'apnea notturna rappresenta un grave rischio per la salute e interferisce nel rapporto con gli altri

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Apnee notturne e russamento

Apnee notturne: sintomi e rimedi

Le apnee notturne influiscono molto sul nostro umore, sulla nostra stanchezza e sulla produttività. Riconoscerli è importante per ritrovare il proprio equilibrio e prevenire l’insorgere di altre complicanze.

Le apnee notturne rappresentano un grave rischio per la salute e interferiscono nel rapporto con gli altri.

Gli italiani che soffrono di apnea notturna sono più di due milioni. Il 25% degli uomini e il 15% delle donne russa, superati i quarant’anni le percentuali salgono rispettivamente a 60% e 40%. Quando si russa ogni notte da più di sei mesi, si parla di RUSSAMENTO ABITUALE. Questo è il primo sintomo dell’OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome).

LA SINDROME DA APNEA OSTRUTTIVA DEL SONNO si manifesta come una pausa respiratoria che interrompe il russamento, per più di dieci secondi, e termina con un fragoroso rumore inspiratorio di “sblocco”. 

I pazienti che ne sono affetti, nonostante possano presentare fino a 600 episodi apneici ogni notte, è improbabile che li ricordino il mattino seguente. 

Quindi il soggetto potrebbe non esserne consapevole anche dopo molti anni. 

Alcuni campanelli d’allarme dell’apnea notturna, possono essere: 

sonnolenza durante il giorno, movimenti esagerati durante la notte, cambiamenti repentini d’umore, cefalea al risveglio, difficoltà di concentrazione, perdita di memoria, ipertensione arteriosa, perdita dell’attrazione sessuale, depressione.

Nei casi più gravi possono manifestarsi complicanze come malattie cardio-vascolari, sindromi metaboliche, ictus, problemi ormonali e turbe sessuali. Senza considerare un aumento esponenziale del rischio di incidenti sia alla guida, sia sul posto di lavoro.

Come è possibile diagnosticare la SINDROME DA APNEA OSTRUTTIVA DEL SONNO?

La diagnosi di OSAS avviene presso i Centri del Sonno: la polisonnografia consente di analizzare il sonno e di stabilire la gravità dell’apnea notturna.

Grazie a questo esame è possibile sapere per quanto tempo si russa, quante apnee ci sono per ora di sonno (A.H.I.) e conoscerne la durata. 

Sulla base dei risultati si stabilisce la gravità dell’OSAS: A.H.I. (indice di apnea / ipopnea) 0-5 apnea FISIOLOGICA, A.H.I. 5-15 apnea LIEVE, A.H.I. 15-30 apnea MODERATA, A.H.I. > 30 apnea GRAVE.

In funzione della gravità dell’OSAS viene indicata la terapia.  Il trattamento dell’apnea notturna inizia con la terapia cognitivo-comportamentale, che prevede il calo e l’abbandono di abitudini viziate come fumo, alcool, tè e caffè. Nei casi di apnea notturna lieve e media, un valido aiuto proviene dagli apparecchi mobili orali.

Esistono apparecchi specifici per il russamento ed apparecchi indicati per l’OSAS: in entrambi i casi il miglioramento clinico è dimostrato da ricerche scientifiche.

Nei casi di apnea notturna grave è necessario ricorrere alla terapia ventilatoria con cPAP

cioè una macchina che eroga una corrente d’aria compressa attraverso una maschera, facciale o nasale, in modo da liberare le vie aeree.

Talvolta è necessario ricorrere alla chirurgia maxillo-facciale o alla chirurgia otorinolaringoiatrica.

Oralee promuove l’impiego clinico dei DISPOSITIVI ORALI per il russamento e le forme lievi di OSAS. Infatti questi apparecchi sono ben tollerati, mobili, leggeri e possono essere comodamente portati in viaggio. Sono un valido aiuto per chi soffre di apnea notturna e permettono spesso di evitare la cPAP.

Costruiti su misura e certificati, si indossano prima di dormire: portano in avanti la lingua e la mandibola, aprendo così le vie aeree e facilitando il passaggio dell’aria. Studi clinici dimostrano che, con questi apparecchi orali, il russamento si riduce in modo significativo nel 95% dei casi, scomparendo addirittura nel 50% dei soggetti. 

Se l’OSAS è lieve i dispositivi orali sono efficaci nel 76% dei casi, la percentuale scende al 61% nelle OSAS moderate, e al 40% in quelle gravi. (Fonte: American Academy of Dental Sleep Medicine)

Ecco alcune delle domande sull’apnea notturna, che ci vengono spesso rivolte dai nostri pazienti.

Quando si usano gli apparecchi orali?

Gli apparecchi orali si usano solo durante il sonno. Sono confortevoli e permettono di aprire la bocca, di chiudere le labbra e di bere. 

È possibile portarli quando è presente un ponte o una protesi dentaria?

L’apparecchio viene costruito su misura per il paziente, rispettando la sua situazione orale. È possibile quindi indossarli in presenza di ponti o corone, ma anche se ci sono protesi parziali o protesi totali.

Qual è il ruolo del dentista?

Il dentista valuterà i denti ed il cavo orale, per accertarsi che ci siano le condizioni adatte all’utilizzo del dispositivo. Verranno poi prese le impronte che serviranno a costruire l’apparecchio. Successivamente verrà consegnato al paziente, insegnandogli a metterlo e toglierlo da solo.

L’apnea notturna potrebbe riguardare anche te se:

  • il tuo partner si lamenta spesso, perché russi al punto di dover dormire in camere separate;
  • ti addormenti spesso durante il giorno;
  • al mattino ti svegli stanco o con il mal di testa;
  • hai difficoltà a concentrarti nel lavoro o nello studio;

I nostri esperti sono a vostra disposizione per una prima analisi.

Attraverso la polisonnografia, un test che analizza la qualità del sonno, è possibile valutare la gravità dell’apnea notturna. Sapremo per quanto tempo russa, quante apnee ci sono per ora di sonno (A.H.I.) e conosceremo la loro durata.