Come fare una buona pulizia dei denti anche a casa
Quando l’igiene orale è corretta e costante, la bocca è sana e profumata. Le gengive sono rosa, non fanno male e soprattutto non sanguinano, i denti sono puliti, negli spazi interdentali non ci sono residui. E non capita spesso di avere l’alito cattivo.
Se la pulizia dei denti viene trascurata capita di vedere macchie di sangue lavandosi i denti, a distanza di ore dall’ultimo pasto si trovano residui di cibo tra i denti e l’alitosi è frequente.
In questi casi è opportuna una visita dal dentista
È importante che l’igienista ti spieghi le tecniche per una corretta igiene orale, sarà poi tuo compito farle diventare una buona abitudine.
Perché sono importanti le buone abitudini di igiene orale?
Avere tutti i denti sani ci permette di masticare correttamente, di avere una buona fonetica e di essere più belli. Più in generale, la salute orale è importante per l’intero organismo.
Gli strumenti per lavarsi i denti sono:
- lo spazzolino,
- il dentifricio,
- il filo interdentale di seta (non cerato),
- lo scovolino
Una volta al mese le pastiglie rivelatrici di placca, il collutorio con la frequenza prescritta dall’igienista, almeno due volte l’anno la visita dal dentista.
Ci sono dei semplici gesti che puoi fare per ridurre il rischio di carie, di gengivite e di parodontite.
Come lavare i denti 3 volte a giorno
La placca batterica, che aderisce ai denti ed è la principale responsabile di molte malattie del cavo orale, può essere rimossa spazzolando correttamente.
Spazzolino elettrico o manuale? Per i nostri medici è importante che il paziente padroneggi l’uso dello spazzolino manuale. Così siamo sicuri che l’igiene orale è assicurata anche in “situazioni d’emergenza” o quando lo spazzolino elettrico è scarico.
Bisogna però riconoscere che l’utilizzo di uno spazzolino ultrasonico, è molto efficace consentendo di ottenere una migliore igiene dentale in moltissimi casi e garantendo un’eccellente delicatezza nei confronti delle gengive e dei tessuti del dente.
Lo spazzolino è tra i più importanti strumenti di igiene orale perché rimuove la placca dai denti.
La tecnica di spazzolamento è stata sviluppata da alcuni dentisti/autori come Charters e Bass.
In generale, muovi lo spazzolino lentamente, assicurati di raggiungere ogni angolo della bocca.
NON FARE movimenti con troppa forza o con spazzolate orizzontali: potresti usurare lo smalto e danneggiare le gengive.
Spazzola i denti due o tre volte al giorno, dopo che hai mangiato, per circa quattro minuti.
Come lavarsi bene i denti.
Le superfici da pulire sono: il solco gengivale, la superficie esterna del dente, la superficie masticante e la superficie interna.
- Ruota lo spazzolino in modo che le setole si appoggino al solco gengivale con un’inclinazione di 45°.
- Spazzola dalla gengiva verso il dente, senza spostare la testa dello spazzolino, per rimuovere la placca dal solco gengivale.
- Con un movimento rotatorio dello spazzolino, passa dal rosa delle gengive al bianco della superficie masticatoria.
- Ripeti gli stessi movimenti nella parte interna della bocca, sia nella parte superiore sia in quella inferiore, lavorando su gruppi di 2 o 3 denti.
- Spazzola tutte le superfici masticanti dirigendo le setole tra gli spazi interdentali.
- Pulisci la lingua e il palato.
Quando pulisci la superficie interna dei denti anteriori-inferiori, usa lo spazzolino perpendicolarmente alla bocca.
Segui un percorso preciso per non tralasciare alcun dente: dividi l’arcata dentaria in quattro quadranti (superiore e inferiore destro, superiore e inferiore sinistro) e puliscine uno per volta.
Inizia dalla superficie occlusale (quella che usiamo per mordere). Continuando nell’arcata superiore, passa prima alla superficiale che tocca la guancia e/o le labbra, poi la superficie palatina. Ripeti lo stesso procedimento nell’arcata inferiore.
Ricordati: per lavare i denti non è importante la forza ma la destrezza.
Il dentifricio
La sua scelta è importante, perché ci permette delle applicazioni di fluoro quotidiane.
Le Linee Guida per la prevenzione della salute orale del Ministero della Salute, riconoscono la maggiore efficacia del fluoro ad azione locale (dentifricio), rispetto a quello somministrato con gli integratori (gocce o pastiglie).
Per i più piccoli
Cliccando sul link, puoi approfondire le Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale.
Fino ai 6 anni i bambini hanno il riflesso della deglutizione, per cui rischiano di ingerire il fluoro. Per questo bisogna prestare la massima attenzione alla quantità di dentifricio: quella indicata di seguito permette al bambino di non correre rischi.
Dai 6 mesi ai 6 anni basterà “sporcare” lo spazzolino con un dentifricio contenente almeno 1000 ppm (parti per milione) di fluoro. Per gli adulti la quantità di fluoro è di circa 1500 ppm.
Come usare in generale il fluoro: giornalmente senza sciacquarti dal dentifricio, utilizzane la schiuma per passare il filo interdentale e gli scovolini.
Passa il filo interdentale 2 volte al giorno
La sera, prima di andare a letto e la mattina, dopo aver fatto colazione.
Il 40% dello “sporco” si annida tra i denti e lo strumento migliore per pulire gli spazi interdentali è il filo. È preferibile quello di seta (non cerato), perché strofinandolo contro il dente i fili si separano, aumentando la superficie pulente. Almeno per le prime volte utilizzalo stando davanti allo specchio.
La lunghezza del filo deve andare dalla punta delle dita del braccio allungato alla gola, poi avvolgilo senza stringere sopra l’unghia del medio, in modo che il filo possa essere sostenuto utilizzando solo le dita medie delle mani. Così le altre dita saranno libere, per portare e manovrare il filo anche nelle zone più inaccessibili della bocca. Avvolgine di più su una mano e meno sull’altra.
Man mano che si puliscono i denti, il filo si sporca di patina bianca: avvolgilo intorno al dito con meno filo e lascia andare il filo pulito. Il filo che striscia contro i denti, non dovrà essere più lungo di 2 centimetri.
- Con un lento movimento a seghetto (avanti e indietro) fai passare il filo tra i due denti, facendo attenzione a non impatare contro la papilla interdentale.
- Avvolgi lateralmente il dente (prima uno poi l’altro) con una leggera tensione ai due capi del filo, vai su e giù 4 o 5 volte. Ricordati che per ogni spazio interdentale ci sono due superfici da pulire.
- Quando porti il filo all’interno del solco gengivale arriva fino al punto di sentire una leggera resistenza, mai del dolore.
- Dal solco gengivale interdentale striscia il filo fino al punto di contatto tra i due denti.
Quando il filo è stato passato correttamente, al 4° o 5° movimento sentirai i denti cantare: emetteranno un suono simile a quello dei piatti puliti.
Dopo aver pulito tutti gli spazi interdentali di ciascun dente, risciacqua facendo uscire l’acqua tra gli spazi stessi.
Ricordati che nell’igiene orale non è importante la quantità ma la qualità.
Passa gli scovolini tra i denti 2 volte al giorno
Quando lo spazio interdentale è troppo ampio, il filo interdentale non basta.
Meglio usare anche gli scovolini. Sono simili ai piumini per togliere la polvere, ma le loro setole sono in nylon, più rigide e sottili.
Ne esistono di diverse misure, per scegliere quelli più adatti parlane con il tuo igienista. In generale dovranno essere più grandi possibile, ma tanto da faticare a passare tra gli spazi interdentali.
L’uso dello scovolino è intuitivo:
- Inserisci dolcemente la testina negli spazi interdentali e pulisci facendo avanti e indietro, dall’esterno verso l’interno.
- Tra un passaggio e l’altro ricordati di risciacquarlo.
- Quando hai pulito tutti i denti sciacqualo a fondo e coprilo con il suo cappuccio.
Ti suggeriamo di usarlo la sera e la mattina. Nei primi giorni potresti assistere a un leggero sanguinamento, dovuto allo strofinamento delle gengive. Se dovesse persistere, parlane con il tuo dentista.
Lo scovolino è molto utile anche per chi porta l’apparecchio, perché permette di rimuovere con una certa facilità i residui di cibo rimasti tra i brackets. Lo scovolino è fondamentale nei pazienti parodontali.
Il collutorio
L’utilizzo di antisettici sotto forma di collutori, gel o paste, può contribuire a ridurre la carica batterica del cavo orale, come terapia aggiuntiva al trattamento non chirurgico della parodontite. Anche per questo ne suggeriamo l’uso solo dietro consiglio del dentista.
Le pastiglie rivelatrici di placca
Per verificare se la tua igiene orale è corretta, fai un test al mese usando una pastiglia rivelatrice di placca. Così saprai su quali parti della bocca concentrarti, per pulirle meglio.
Dopo aver lavato i denti e pulito gli spazi interdentali,
- sciogli accuratamente una compressa per 30 secondi.
- NON ingoiarla e risciacqua la bocca.
Il colore rosso indica la nuova placca, il colore blu quella depositata da più di 12 ore.
Alcune avvertenze importanti sull’utilizzo delle pastiglie rivelatrici di placca:
- I bambini al di sotto dei 12 anni devono essere supervisionati da un adulto.
- ATTENZIONE: macchia! Evitare il contatto con materiali porosi, vestiti e arredamento.
Perché sono necessarie le visite periodiche di controllo?
Carie, gengivite e parodontite hanno un’evoluzione lenta e sono facilmente diagnosticabili. Se la diagnosi è precoce è possibile curarle ad un costo (biologico, emotivo ed economico) limitato e senza dolore.
Per questo in Oralee le visite di controllo vengono programmate in base alla capacità del paziente di pulirsi i denti, alla suscettibilità di ammalarsi, all’alimentazione che predilige, alla necessità di controllare i lavori eseguiti, alla situazione ortodontica e parodontale.
Generalmente è meglio fare visita al dentista ogni 5 mesi. O almeno una volta all’anno.
Così è possibile intercettare le carie sul nascere, controllare lo stato di salute delle gengive, togliere il tartaro e le macchie che si saranno formate nel frattempo.
Conclusione
Numerose ricerche condotte negli anni ‘60-‘70 hanno ampiamente dimostrato l’importanza del controllo della placca nell’ambito della prevenzione delle malattie del cavo orale.
La corretta igiene orale domiciliare elimina il moltiplicarsi dei batteri presenti nella bocca, per questo è importante sapere come lavarsi i denti nel modo corretto.
I principi fondamentali ed irrinunciabili della prevenzione sono:
- L’igiene orale quotidiana.
- Le visite periodiche di controllo.
- L’ortodonzia (quando indicata dal medico)
Prevenire significa intercettare le malattie prima che si manifestino o quando sono nella loro fase iniziale, cioè quando sono più facilmente curabili. Così è possibile ridurre le sofferenze e le relative spese mediche.
Una volta si ricorreva al dentista nel momento dell’emergenza, quando il dolore era più acuto. Con il passare del tempo, Medicina e Odontoiatria hanno modificato il proprio approccio alla cura dei denti: oggi privilegiano la prevenzione.